Software, rinnovabili e open data

E’ ormai noto che Apple stia aumentando il suo impegno ecologico, prendendo accordi con i suoi fornitori in Europa perché le mandino solo energia prodotta da fonti rinnovabili.

Ok, la notizia di per sé non ci lancia in un mondo nuovo: conosciamo tutti l’impegno di certe compagnie verso un mondo più sostenibile (una nota positiva che non ne esclude altre negative, ovviamente, ma non è questo l’argomento).

Dal punto di vista sia tecnologico che imprenditoriale è interessante provare a proiettare questa situazione al futuro. E’ un fatto che il clima stia cambiando, è un fatto che l’impegno verso fonti rinnovabili aumenterà (e forse verrà anche imposto con più forza dai governi). E’ un fatto anche che esista un mercato, ancora non completamente esploso, che ruota attorno alla produzione e l’utilizzo di soluzioni ecologiche.

Questo vuol direi che in futuro potrebbe nascere ed espandersi una nicchia oggi quasi inesistente per il mercato di soluzioni informatiche dedicate alla gestione e al monitoraggio dell’ambiente. E non solo richieste dalle multinazionali ma anche dal cittadino comune.

Esistono già, ad esempio, alcuni progetti che sfruttano gli Open Data per fornire informazioni di carattere ambientale o sociale alle persone, in modo che possano scegliere dove trasferirsi o dove andare in vacanza. Sono progetti acerbi, per così dire, ma non è assurdo pensare che anche in Italia, in futuro, per decidere quale casa comprare si valutino anche fattori ambientali (valori di inquinamento acustico della zona, qualità dell’aria, del terreno, temperature medie e così via) e che nascano delle facili applicazioni per consigliarne la scelta. E se ci pensate, questo potrebbe influenzare a sua volta interi settori del mercato immobiliare. Soprattutto fuori dall’ambiente tecnico questa potrebbe sembrare fantascienza ma, in verità, è uno scenario ragionevole se non addirittura probabile.

Se la produzione delle energie rinnovabili rimarrà sempre appannaggio di quelle grandi compagnie con i fondi per poter mettere su e mantenere i costosi impianti necessari, l’utilizzo e la gestione saranno probabilmente sempre più nelle mani dei cittadini, proprio perché ognuno sia sempre più consapevole del proprio contributo. Questo richiederà strumenti, soprattutto informatici.